1918Il "Marmor Lechner", pioniere del paese

Josef Lechner stabilì contatti oltre i confini dell’Impero Austroungarico, con la Russia, l’Inghilterra (monumento della Regina Vittoria), persino con l’Abissinia (monumento funerario per la famiglia imperiale del Menelik, consegnata nel 1928 da Josef Lechner jun.). Nel suo atelier hanno visto la luce numerose sculture. Alcune di queste non furono ritirate dai clienti per motivi riconducibili alla Prima Guerra Mondiale.

Oltre ad essere un lavoratore diligente e indefesso, era anche un buon padre di famiglia e un fervente cattolico, e come tale, aiutò la Chiesa e i poveri. Dopo la Prima Guerra Mondiale, il servo agricolo di un tempo, fu proprietario dell’unica azienda di Lasa in attivo nel settore del marmo, e una delle persone più abbienti della Val Venosta.