Reinhold Tappeiner

Biografia

1959	nato a Silandro, Italia
1974-79	Istituto d’Arte in Val Gardena
1979-83	Accademia di Belle Arti di Urbino (I)
1983	diploma conseguito con il Prof. Elio Marchegiani
dal 1983	svolge attività artistica
dal 1983	ininterrotta attività espositiva con mostre personali e colletive in Italia, Svizzera, Austria e Germania, partecipazione a varie fiere d’arte, simposi e manifestazioni, presente in numerosi organi di stampa ed eventi mediatici (ritratti d’autore, recensioni, trasmissioni televisive, pubblicazioni)
1984-21	insegnamento alla "Steinhäuserschule" a Lasa
1997	vincitore del Premio Nazionale „Fabio Bertoni per l’incisione“ indetto dal Comune di Fermignano, Accademia di Belle Arti di Urbino, Comunità Montana Alto e Medio Metauro (in concomitanza con la collocazione presso diversi musei di dieci lavori d’artista)
2001-09	Professore a contratto presso la Libera Università di Bolzano, Facoltà di Scienze della Formazione, per la materia “Didattica del Disegno”
2005	pubblicazione „Reinhold Tappeiner Malerei“, Pittura 1999-2005, edition innsalz, A
2007	DVD „Seismograph“: Quadri di Reinhold Tappeiner, compositori: Dietrich Oberdörfer e Ferruccio Bartoletti. Newport studios
2012-14	Docente presso l’Accademia di Belle Arti, Abbazia di Novacella, Alto Adige
2018	pubblicazione "Essenz" edition Folio
2019	„Premio internazionale LYNX, Salone Regionale“

La mia opera in relazione al marmo di Lasa

Da decenni il materiale “marmo” è presente quale importante mezzo di espressione in ogni settore della mia attività artistica: dalle installazioni alle performance, dalla pittura alla grafica.

In combinazione con calce, acqua, pigmenti coloranti, lino, carta e, recentemente, carbone, il marmo si pone quale supporto dei miei pensieri filosofici.

Alla ricerca del misticismo ho sublimato sempre di più la materia.

Gottfried Marsoner ha scritto nel quotidiano Dolomiten: “Un’inusuale riscoperta è riuscita a Reinhold Tappeiner con le sue entità luminescenti, fluttuanti nell’illimitato spazio, nelle quali si individua solamente un corpo astrale. Rendere tanto visibile e percepibile il misticismo corrisponde, in questa incomparabile semplicità, alla rappresentazione di un mondo situato all’esterno della nostra condizionata immaginazione. Lo potremmo definire trascendentale.”

Dopo molti anni, sono giunto alla conclusione che il misticismo è sperimentabile solo per mediazione della materia.

La sabbia di marmo conferisce ai colori luminosità e struttura, costituisce altresì, anche sulla tela e sulla carta, un ostacolo paragonabile a pietre nell’acqua; una nuova sfida per il carbone.

La tela, la “costituzione del tessuto” che tutto assorbe, “lega” tutti i materiali. Sinonimo di divenire e trascorrere. Sinonimo di vita.

Il materiale va sperimentato, percepito con tutti i sensi. Solo allora può essere implementato adeguatamente nel processo di creazione artistica.

La storia, l’effetto estetico, le relazioni col luogo e i pensieri filosofici sul materiale costituiscono il fondamento del mio lavoro creativo.

La mia relazione con il marmo non è casuale essendo io un pronipote del “Marmor Lechner” (ndt: pioniere dell’estrazione del marmo), sono cresciuto nell’ “area Lechner” circondato dai busti di marmo, dai modelli e frammenti di gesso che si trovavano nella casa dei Lechner e nei vicini laboratori abbandonati.

Con questi straordinari presupposti ho allestito i miei atelier negli antichi laboratori di scultura.

In questo luogo dove artisti, scultori e scalpellini hanno creato grandi opere, lavoro come libero artista portandone avanti l’eredità creativa.

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